‘Un “Rosso” tradizionale, d’impostazione culturale in quanto la tradizione non è monovarietale nemmeno intraspecie : 45% Merlot, 30% Rondinella, 20% Cabernet Sauvignon, 5% Rossanella del Garda. I cosiddetti vitigni internazionali sono , a ragion veduta, insigniti della qualifica di vitigni autoctoni, in quanto sentinelle da oltre cinquant’anni, portatori sani di biodiversità! Menziono una scrematura delle uve, altamente qualitativa ,che si attesta attorno ai 50 q/h , per il particolare scalpore che può suscitare in queste terre nel veder circa il 50% dei grappoli gettati a terra. La fermentazione a temperatura non controllata eseguita da Luca Francesconi è una pratica concettuale altamente biodinamica, di complessa attuazione. Egli ne ha facoltà e capacità adottando gli adeguati locali di vinificazione. I” vitigni internazionali” son stati vendemmiati a settembre e vinificati con una macerazione delle bucce di giorni 21 in un contenitore di vetroresina. Rondinella e Rossanella sono state vendemmiate nella seconda metà di Ottobre ,con una macerazione medesima, dopo aver effettuato un appassimento sulla pianta ove la Rondinella in quel periodo fu attaccata dalla Botrite Nobile. Tutti i vitigni son vinificati con lieviti indigeni in soluzione separata, per poi essere assemblati successivamente. Una volta ricreata la massa con le dovute proporzioni, essa affina, mesi 6, per il 15% in tonneau. La maggiorparte del volume rimanente vien affinano con vetroresina e acciaio. Selvatico matura spontaneamente il genuino Corniolo, il compatto fusto, denso e lucido rimembra l’irriducibil resistenza, fresca ed impenetrabil come il cuor del liquido versato. Scottata dal vento, la bacca sua, diviene d’una tonalità accesa contrastante come il delicato frutto d’una matura amarena. Dolce come il nero gelso a cui la vitis vinifera s’aggrappa leggera analogamente precoce come il verde seme che la mora ingloba…. Boschi di latifoglie e terre inerbite propagan nell’aere afror di viola e frutti di sambuco! La perfetta accezione della definizione di “vino del territorio”! Ne bevo e non posso fermar il divagar ,della mente mia, fra boschi e vigne delle terre sue! Chapeau!’
Davide Micheletti