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Cerasuolo d’Abruzzo 2017 | Francesco Cirelli

Cerasuolo d’Abruzzo DOC Anfora.

Le uve di Montepulciano d’Abruzzo provenienti dai vigneti di proprietà e in affitto vengono raccolte in cassette e portate in cantina. Qui l’uva viene diraspata e poi sofficemente pressata. Il pigiato viene poi trasferito nelle anfore per la fermentazione alcoolica avviata con piede de cuve preparato in precedenza ed avviato con lieviti indigeni.
Solitamente il vino non macera per più di 6 ore. Le bucce vengono poi separate dal vino in fermentazione e pigiate.
Il vino svolge naturalmente nell’anfora anche la malolattica. Il periodo di affinamento nelle anfore è di circa 12 mesi.

“Mentre faccio il vino, immagino di preparare una pozione magica. Un antidoto alla tristezza, un balsamo per vecchie ferite, una bevanda che non faccia dimenticare, ma perdonare. Una dichiarazione esistenziale. Un mio messaggio d’amore incondizionato.”

IL VINO IN ANFORA. L’ISPIRAZIONE STORICA.
La storia tra il vino e le anfore in terracotta non inizia con noi. I Greci, i Romani – e prima di loro i Caucasici ben 7000 anni fa – trasportavano e conservavano il vino in questi contenitori “a impatto zero” a livello organolettico e ideali per un’ossigenazione lenta e costante. Noi oggi ci richiamiamo alla sapienza degli antichi per proseguire il nostro cammino di qualità e naturalità, attraverso una rilettura critica e non nostalgica delle tradizioni. Le nostre anfore sono un mezzo e non un fine
del nostro lavoro, il cui obiettivo è un’offerta di vini che siano prima di tutto prodotti di cultura, frutto di un profondo attaccamento al territorio. È per questo che abbiamo scelto di farle realizzare a mano da un artigiano di Impruneta, la patria della lavorazione della terracotta in Italia. Ogni anfora ha una capacità di circa 800 litri ed è dotata di un chiusino in acciaio inox per limitare il contatto con l’ossigeno. Le nostre anfore, oggi come un tempo, sono le sagge custodi del nostro vino e del nostro lavoro.