‘Un uomo sognava. Sognava olivi verdeggianti e grappoli d’uva al sole.
Sognava che le zolle della sua terra amata potessero trasmettere la sua passione per la natura, per il mangiar bene e per i sogni.
Quest’uomo, dunque, potò e curò i vitigni e gli olivi che avevano piantato i suoi avi e nel suo lavoro infuse tutto il suo amore e il rispetto per la natura.’
Dalla ricerca e dall’applicazione, dalla fatica e dalla dedizione nasce un vino nuovo e nello stesso tempo antico. Nuovo perché prodotto manualmente e perché creato usando metodi di vinificazione che da molti anni non vengono più adottati. Antico perché gli stessi metodi da lui prescelti affondano le radici nelle usanze plurisecolari della Toscana. Guido Gualandi si è specializzato nei vitigni autoctoni e ha piantato antichi cloni quali il sangiovese abrusco, la foglia tonda e il pugnitello. Questi vitigni erano stati abbandonati da più di un secolo, ma sono stati riscoperti dall’Università di Firenze una ventina di anni fa. Il metodo di Guido Gualandi è di intervenire il meno possibile sui suoi prodotti. Un concetto non interventista. Evita specialmente di correggere il gusto del vino in cantina, se non con metodi naturali tale l’invecchiamento, i travasi…Podere Gualandi si impegna a rispettare l’ambiente: l’acqua usata è riciclata e il riscaldamento e l’acqua calda sono prodotti da energia solare. L’elettricità è prodotta da pannelli fotovoltaici. Per la lavorazione dei campi si privilegiano i lavori fatti a mano e si minimizza l’uso del trattore.
Aleatico Toscana IGT: da uve di aleatico in purezza, fermentazione in rosso e per il 30 percento con uve non diraspate. Vino di corpo con profumi intensi ed elegantissimi.
Le tre sorelle, Rosato Toscana IGT: ottenuto da spremitura di uve biologiche sangiovese vinificate in tino tronco conico, metodo archeologico.
Vinum bianco, Bianco toscano IGT: ispirato da ricetta di Plinio il Vecchio; nel tentativo di riprodurre un vino antico, recuperando ricette di epoca romana e studiando le tecniche di vinificazione e vendemmia di origine etrusca, si è ottenuto un produtto unico, in grado di rendere ancora più preziosa la convivialità.