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I vini di Michele Satta

Arrivano al Red i vini di Michele Satta:
Piastraia, Bolgheri Superiore 2016
Cabernet, Merlot, Sangiovese e Syrah
In un’annata armoniosa e delicata, Piastraia mostra tutto il suo slancio elegante, mettendo a fuoco freschezza e profondità allo stesso tempo. Millesimo da ricordare.
Fermentato in botti di legno e affinato in barriques per 24 mesi.
Syrah, 2015
In un’annata molto soleggiata e con maturazioni molto complesse e complete, Syrah conferma di essere un’uva mediterranea, mostrando equilibrio e una profonda complessità aromatica. Fermentazione in botte e sosta di 18 mesi in barriques e botte.

L’Azienda nasce nel 1983, anno precedente alla fondazione della Doc di Bolgheri che mi vede, infatti, tra i suoi primi protagonisti.
Dopo un primo periodo precario, legato ad affitti frazionati, nel 1987 riesco finalmente a costituire il primo nucleo dell’azienda con l’acquisto del miglior terreno disponibile e la costruzione della cantina.
Nel 1991 pianto il mio primo vigneto con la coscienza di voler produrre un vino che potesse essere fedele alla scia tracciata da Sassicaia e Ornellaia, ma anche alla mia personale visione ed esperienza di vigna. Da qui l’esigenza di affiancare al Cabernet Sauvignon e al Merlot le uve che ritenevo potessero esprimere ancor meglio il terroir mediterraneo di Bolgheri: Sangiovese e Syrah.
Nasce così Piastraia che con la vendemmia 2012, dopo più di 15 anni dal primo imbottigliamento (la prima etichetta è del 1994), promuoviamo alla menzione “Bolgheri Superiore”. Questo vino dunque è collocato nella breve ma prestigiosa storia di Bolgheri non solo come un pioniere, ma come la mia consapevole identità della denominazione.
Oltre a Piastraia ed ai classici Bolgheri, tra cui l’altro Superiore “I Castagni”, cru dell’omonimo vigneto, ho deciso di produrre dei vini che fossero l’espressione di singoli vitigni: “Cavaliere”, 100% Sangiovese; “Syrah” 100% Syrah e “Giovin Re”, 100% Viognier.
Sicuramente controtendenza, ho guadagnato la reputazione di un produttore originale a Bolgheri, ma anche di esploratore. Sono stato il primo a portare in questa terra Syrah, Teroldego, Viognier, a vinificare Vermentino e Sangiovese in purezza.
Ciò che più mi sta a cuore, è esprimere l’unicità di questo affascinante prodotto che nasce da un territorio ben preciso, da un vigneto ben preciso e da un uomo che si mette in relazione con essi.
Nell’azienda, a conduzione familiare con dimensionamento stabile di 23 ettari, produco attualmente 150.000 bottiglie ottenute tutte da uva di produzione propria.